domenica 15 giugno 2008

Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo

Come dice il trailer...Indiana Jones è tornato...!Certo come frase di lancio per un film risulta piuttosto scontata ma .....da quanto tempo volevamo sentirla!!
Erano ere ancestrali che non scrivevo sul blog, il mio lavoro me lo ha impedito assieme agli impegni incrociati di molti miei amici amanti del buon cinema e mi sembrava giusto tornare con un film o meglio una saga che ha fatto da sfondo alla mia infanzia, adolescenza e maturità.
Preciso ero scettico sull'ennesima operazione nostalgia che ha portato la resurrezione di molti eroi ''made in USA'': Rocky, Rambo, John McLaine e infine il buon vecchio Indiana ( e sembra non finire qui...si parla del ritorno del mitico Axel Foley di Beverly Hills Cop...incrociamo le dita...), beh che dire Harrison Ford ha dimostrato di essere come il buon vino, invecchiando diventa piu' buono se è di classe e di classe questo attore ne ha sempre avuta da vendere....ma bando agli elogi (momentaneamente): mi è pianto il cuore per la mancanza nel grande cast del ''Teschio di Cristallo'' dell'attore Denholm Elliott, a molti questo nome dirà poco...la lampadina si accende col nome del suo personaggio nelle menti di tutti i fan della saga e non solo....il prof Marcus Brody compagno di mille avventure di Indiana ed indimenticata spalla comica nella pellicola specie nel terzo capitolo...purtroppo si è spento nel 1992 all' età di settant anni per la piaga dell'AIDS; il film comunque lo celebra almeno 2 volte...addirittura con una statua in suo onore al centro dell università dove insegna il prof Jones. Dipartita virtuale è invece quella di Sean Connery anche se fino all'ultimo sembrava quantomeno dovesse apparire in un cameo.
Parliamo del film, Spielberg non è mai stato tra i miei preferiti a mio giudizio troppo vario nel suo stile senza mai seguire una linea guida e per la sua moralità filmica quasi disneyana...(che paroloni...avrò dormito male) comunque io rappresento solo una goccia insignificante in un oceano di consensi e i risultati parlano per lui annoverandolo di fatto tra i grandi del cinema moderno. La saga di Indiana è una delle sue opere piu' riuscite un omaggio al cinema d'avventura ritenuto spesso da critica e pubblico demodè e talvolta thrash....ma se la mano che disegna l'azione è seguita dal talento il risultato è questa storia cominciata nel 1981 alla ricerca nientedimeno che dell'Arca dell'Alleanza e finita nel 2008 con il mistero di un magico teschio di cristallo. Per evitare complicazioni dal punto di vista anagrafico l'azione si svolge nel 1957...Indiana è invecchiato e il film gioca molto sull'autoironia del personaggio e di Harrison questo piccolo particolare fa da architrave a buona parte del film e si va a notare quella lacuna qualitativa che viene colmata rispetto a un lavoro come John Rambo.
Indiana è affiancato da Shia Le Boeuf (Die Hard 4, Disturbia) nella parte di Mutt il figlio di Indiana ritrovato e che cita volutamente il selvaggio Marlon Brando e il cinema dei belli maledetti dell'epoca assieme alla madre Marion Ravenwood interpretata come nel primo film da Karen Allen quasi a voler chiudere il cerchio. Chiude il cast l'algida e sexy Cate Blanchett nella parte della spia al servizio dell'Unione Sovietica Irina Spalko....già perche' i nemici ora non sono più i nazisti dei primi tre film bensì i russi nella guerra fredda contro gli Stati Uniti...
A differenza delle altre volte non scriverò nulla sulla trama...il film è un pacco regalo ai milioni di fans che va aperto lentamente e con la giusta enfasi....un liquore pregiato da assaporare davanti al camino...l'adrenalina cresce...il pensiero viaggia...Indiana Jones è tornato!A.M.

domenica 27 gennaio 2008

Dove ci eravamo lasciati?(scusate il ritardo...)

Dopo un dicembre e praticamente tutto gennaio del nuovo anno passato in panciolle tra feste e bagordi di ogni tipo in ogniddove eccomi di ritorno ad occuparmi del mio amato blog dove il cinema la musica e l'ironia la fanno da padroni con un tocco di leggerezza..

Non ho smesso appunto di andare al cinema dove preferisco soprattutto i blockbuster meglio se d'azione... l'avrete capito dai titoli che ho commentato no?D'altra parte mi sembra un po' sciupato andare al cinema in una sala all'avanguardia con effetti sonori sparati da ogni angolazione, immagini ipernitide e chi più ne ha più ne metta.........per vedere un melanconico film di introspezione....ma non mi sembra il caso!
I film che ti fanno pensare che ti sanno suscitare emozioni aldilà di una scarica di adrenalina ho sempre preferito gustarmeli nella sicurezza e nel calore delle pareti domestiche dove posso riflettere e le mie riflessioni possono materializzarsi nei vanneggiamenti che poi potete leggere sul mio blog....senza filtro, a ruota libera ma sempre nel rispetto del lavoro fatto da altri.

Quest'ultimo trafiletto è confermato dai titoli che ho visto tra dicembre e gennaio nelle sale....
Andiamo da Hitman (impersonificato magnificamente da Tymothy Olyphant, già supercattivo di Die Hard 4) bellissimo film e forse la miglior trasposizione di un videogioco sul grande schermo alla pari con Silent Hill, arrivando fino al desolantemente spettacolare Io Sono Leggenda dove Will Smith se ce ne fosse bisogno da un'altra grande prova di sostanza alla sua carriera di attore con questo horror thriller dove per circa tre quarti di film rappresenta l'unico attore umano in scena (è seguito dal suo fidato cane), in cerca di sopravvissuti in una New York vuota....apparentemente ma in realtà popolatà da orribili creature notturne che un tempo erano uomini e tutto questo grazie a un virus che in partenza doveva essere la risposta alla cura del cancro...il film non tiene alto il suo ritmo per tutta la pellicola ma nel suo complesso non è male oltre a essere visivamente emozionante...
Tra i film che ho in programma di vedere ora svetta sicuramente Cloverfield dove ''stranamente'' New York è sotto attacco di chissà quale creatura e il tutto viene ripreso con tono volutamente videoamatoriale come non si vedeva dai tempi di ''The Blair Witch Project''. La scena della Statua della Libertà che perde la testa che finisce fra la folla di cittadini in preda al panico ha fatto ormai il giro del mondo e la dice lunga sull'impatto visivo del film. L'opera è prodotta da JJ Abrams padre di Alias, Lost e del miglior Mission:Impossible realizzato...se ha deciso di scommetterci il suo conio ci dev'essere un perchè...beh che dire vi saluto e...
Buona Visione a tutti!!A.M.

mercoledì 28 novembre 2007

1408

Ebbene si! Un altro nato nella saga dei Stephen King movies è venuto al mondo e come di frequente capita ha lasciato il segno; cambiano gli attori, i registi, i racconti, le generazioni ma le pellicole risultano essere sempre convincenti e mai banali, come questo ''1408'' ultimo nato della saga diretto dallo svedese Mikael Håfström piu' 10 anni di proiezioni legate al paese natio e sbucato nel mercato hollywoodiano solo nel 2005 con Derailed thriller con Clive Owen e Jennifer Aniston, non un successone. Il regista in questo film dirige con molta abilità il protagonista John Cusack (per lunghi tratti di film unico personaggio sulla scena) e il mostro sacro Samuel L.Jackson qui ridotto a ''comparsa'', lo lascio tra virgolette data comunque l'importanza implicita che questo ruolo ha sulla trama.
1408 torna sui fasti di Shining (comunque inarrivabile) soprattutto riporta il tema dei luoghi infestati, gli alberghi soprattutto, e la riscoperta delle prorie paure o meglio quelle che crediamo di non avere. John Cusack nel film interpreta Mike Enslin, una specie di acchiappafantasmi alla perenne ricerca di case infestate da mostri o fantasmi senza testa di cui poter parlare nei propri racconti. La sua vita è una perenne ricerca del brivido oltre ad essere l'immagine dello scetticismo, quando è chiaro che la paura è una componente fondamentale dell'uomo. Il suo pero' non è un vero scetticismo quanto un ''non aver nulla da perdere'' dato che la cosa più importante, la figlia gli è stata strappata dalla malattia sconvolgendogli l'esistenza. Sulla sua strada costellata di luoghi maledetti o presunti tali Mike s'imbatte nella camera 1408 del Dolphin Hotel e nel suo direttore Olin (Samuel L.Jackson) il quale fa di tutto per farlo desistere anche solo dall'avvicinarsi al 13 piano...ma invano.
La permanenza di Mike Enslin all'interno della stanza sarà un viaggio contro le barriere del tempo e dello spazio oltre che nel proprio inconscio, viaggio che lo condurrà quasi alla pazzia e alla riscoperta del suo dolore e delle sue paure ormai assopite.
La fine del primo tempo fa perfettamente da linea spartiacque della pellicola dove il primo tempo è più squisitamente all'insegna del brivido fine a se stesso e non manca di far saltare dalla poltrona, il secondo tempo anch'esso raggelante subisce una piccola rallentata a causa dei brividi introspettivi sulla vita passata di Mike che la stanza (talvolta vera protagonista)crea nella sua mente. Va segnalata anche una citazione di Shining (la camera innevata ne è un chiaro omaggio) e la riscoperta di quel tipo di horror che malauguratamente stava scomparendo, fatto non di viscere ma di brividi puri.A.M.

giovedì 15 novembre 2007

Che cos'e' il calcio?

Dicesi calcio: gioco che si svolge fra due squadre da 11 elementi dove attraverso l'uso di gambe, busto e testa si deve far finire la palla all'interno di una ''porta''.
Ecco a parte questa primitiva definizione del termine, di regole ce ne sarebbero da citare ma questo non toglie che comunque questo gioco nobilizzato a sport non parla nella sua definizione di businness, violenza, droga o cos'altro..quindi in che modo questo (ribadisco) gioco attira su di se i peggio difetti della società quali razzismo o corruzione (per fare degli esempi)?... e soprattutto: come fa ad essere tirato in ballo quando avvengono fatalità dovute al caso o alla follia come un uomo che porta un distintivo e decide di sparare ad altezza d'uomo colpendo un ragazzo indifeso all'interno di una macchina? Come si puo' crearne un caso legato al calcio laddove quella rissa poteva essere dovuta al più fantasioso dei motivi e dare il tutto in pasto a programmi sportivi (e non) in cerca di ascolti?Ed infine la domanda cardine: puo' un errore di un uomo solo provocare una reazione tale in tutta Italia?Io sono ancora qui allibito soprattutto perche da domenica sono passati ben 4 giorni e non ho ancora capito cosa succederà al mondo di questo gioco. In questi giorni ne ho sentite di tutti i tipi, e non solo dalla tv ma anche con la gente comune: la colpa ribalzava ironicamente come una sfera impazzita...''Poliziotti esaltati!!''da una parte e ''Ultràs criminali!!'' dall'altra..soluzioni molto semplici e sommarie degne del miglior far west, e anche qui in questo clima da mors tua vita mea non ho avuto le idee ben chiare. Ecco qui in questa sede, in questo blog che sento un pò casa mia volevo dire quello che ne pensavo, la mia opinione, giusta o sbagliata che sia ma comunque la mia idea. Bene....un sospiro e cominciamo....
L'omicidio di Arezzo deve avere un suo lieto fine se ci puo' ancora essere ovvero chi ha sparato deve pagare perche' nessuna motivazione è sufficiente per mettersi a cecchinare dall'altra parte dell'autostrada, rischiando di colpire anche la gente che passava in quel momento in automobile, ringraziamo tra virgolette sia ben chiaro che il morto è uno soltanto..chiuso questo capitolo mi occupo della polizia che in toto per 1000 euro al mese tenta di placare gli animi di criminali che tentano di invadere queste bare di cemento chiamate stadi; si dice sempre di non generalizzare...che il tifo buono esiste ed è sempre in maggioranza... io trovo sia inesatto: le famiglie e le persone per bene se ne stanno a casa perchè hanno paura di questa minoranza!Lo vogliamo capire o no?!E tutt'ora stiamo a lamentarci perchè l'europeo è stato dato alla Polonia? Ci sarebbe da rifletterci su invece perche' tra tante scelte ambigue la FIFA stavolta ha fatto la cosa migliore, quella che noi non facciamo mai: salvaguardare i veri tifosi. Voglio tralasciare infine i fatti pre e post funerale del povero ragazzo di Roma (LE MIE PIU' SENTITE CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA) tra dichiarazioni di facciata di grandi campioni che sognano lidi lontani e pieni di grano e politici marchettoni che fanno le prove da sindaco...Questa è come la pensa un onesto tifoso dell'Inter abituato a vedere le partite (e non la guerra) in diretta...comunque ripeto questo è solo il mio personale sfogo e stimo profondamente i giocatori dell'Atalanta per il loro sfogo che sicuramente vale più del mio in quanto viene da giocatori di calcio obbligati a essere loro spettatori di questa orrida società e non protagonisti di quello che è il più bel gioco del mondo, io intanto non posso che rimanere spettatore di quello che accadrà su questa vicenda quindi vi ringrazio del tempo dedicatomi e scusate il disturbo.A.M.

venerdì 9 novembre 2007

Mi ritorni in mente...ep 2

Dopo ''What's the frequency Kenneth?'' dei Rem, omaggio musicale che ha accompagnato la nascita del blog ecco un altro video che ha segnato per la forza delle immagini, della musica e delle parole la mia adolescenza...il brano è ''Paranoid Android'' dei Radiohead, spaccato della consumistica e corrotta società anni 80 e con riferimenti a quella moderna che come si nota dal video è dominata dal potere politico e da eccessi di ogni tipo. Musicalmente parlando Paranoid Android è un allucinato viaggio attraverso distorsioni e riff che nonostante la mancata orecchiabilità non lasciano l'ascoltatore indifferente. Che dire...uno dei pochi brani rock 90's che tra trent'anni e piu' ci rimarrà ancora ben delineato negli angoli più remoti della mente.A.M.

Die Hard- Vivere o Morire (live free or die hard)


Ebbene si è tornato! Il poliziotto alcolizzato e (quasi) immortale a cui tutti noi uomini vorremmo somigliare è tornato a far danni. Parlo chiaramente del leggendario John McClane, il personaggio indistruttibile al tempo e alle bombe interpretato dal duro di Hollywood Bruce Willis. Il film prima della visione mi lasciava molti dubbi sulla sua validità: l'età di Willis (52 anni), il cambio di regista (Len Wiseman al posto di McTiernan autore del primo e del terzo episodio della serie...i migliori), la mancanza di una spalla di riferimento come Samuel L.Jackson ( che ha creato con Willis una coppia seconda solo a Gibson-Glover in Arma Letale) e la presenza di una stellina nostrana ovvero il buon Edoardo Costa presente nei ricordi delle casalinghe italiane come il protagonista della soap Vivere (curriculum un po' anomalo per entrare nella saga di Die Hard). Beh durante la prima mezz'ora di film ogni dubbio si è dissolto e all'uscita dal cinema mi sarei fatto il bis. La prova di Willis è incredibile con battute e siparietti deliziosi con la piu' giovane spalla Justin Long (Jeepers Creepers, Herbie il Supermaggiolino) come è delirante il cammeo del mitico Kevin Smith che smessi (momentaneamente) i panni del Silent Bob di clerksiana memoria indossa quelli dell'hacker Warlock...ugualmente irresistibile! Ottima anche la prova del regista Wiseman (i 2 Underworld) che non esce dalla linea tracciata da McTiernan (i fan troveranno numerose citazioni del primo e del terzo capitolo) e ne aggiunge una spruzzata di moderna tecnologia. La trama (leggermente) piu' complessa rispetto alla Trilogia è presto detta: un gruppo di cyber terroristi prende il controllo della rete degli Stati Uniti bloccando ogni risorsa ed infrastruttura, questi per evitare che lo stato riacquisti controllo della situazione fanno fuori i migliori hacker dello Stato...meno uno! Matthew Farrel (J.Long) infatti per una pura coincidenza viene preso in consegna da McClane poco prima dell'agguato alla sua abitazione, i 2 attraverso varie peripezie dovranno ristabilire la ''pace informatica'' nel sistema USA e salvare la figlia ribelle di McClane, Lucy (Mary Elizabeth Winstead). Il tutto passando per lo scontro a colpi di kung fu con la pupa del Boss Mai Lihn (Maggie Q) e per arrivare all'inevitabile scontro finale contro il cattivo di turno (Timothy Olyohant). Semplice vero? Sempre se di cognome fate McClane...A.M.














da qui si possono vedere i primi 10 min del film in lingua originale:
http://cinemanotizie.blogspot.com/2007/06/die-hard-4-vivere-o-morire-primi-10.html


lunedì 29 ottobre 2007

Omaggio al Dogui


E' morto per un ictus il grande Guido Nicheli attore di molte commedie italiane tra la fine degli anni 70 fino ad oggi (l'ultima interpretazione in Vita Smeralda di Jerry Calà); i suoi baffi, la sua stempiatura, il suo parlare forbito e il suo stile elegantemente yuppie rimarranno nell'immaginario collettivo di tutti noi delineando un uomo che pur non essendo protagonista di pellicole e telefilm da lui interpretati riusciva a rimanere impresso grazie a quel personaggio, l'imprenditore milanese che che lo ha reso una star nostrana e che chiamarlo macchietta è riduttivo, di lui ricordiamo ovviamente l'indimenticato Zampetti dei Ragazzi della 3a C, imprenditore di un salumificio sempre a caccia di nuovi business (il calcio, il cinema, la pubblicità) e perennemente in lotta di classe con i proletari della famiglia Sacchi. se ho continuato ad amare un certo tipo di commedie all'italiana è soprattutto grazie al suo carisma ed alle sue battute venate di sarcasmo ma mai banali. Il marzo scorso ho avuto la fortuna di parlare per pochi minuti al Mitico di R101 quale fortunato ascoltatore e fan della serie I Ragazzi della 3a C... un momento incredibile e irripetibile dove l'emozione ha preso il sopravvento e forse Guido dei 2 era il piu' emozionato nel sentire che un ex ''sbarbato'' come li chiamava lui conosceva cosi' bene le sue battute piu' celebri, pur essendo un 84...io pero' mi ritengo la regola e non solo l'eccezione di una miriade di fan che oggi come me avranno un mito in meno ma molti bei ricordi in piu'...
Ciao Dogui grazie di tutto.A.M.

in omaggio al grande guido: