Come dice il trailer...Indiana Jones è tornato...!Certo come frase di lancio per un film risulta piuttosto scontata ma .....da quanto tempo volevamo sentirla!!
Erano ere ancestrali che non scrivevo sul blog, il mio lavoro me lo ha impedito assieme agli impegni incrociati di molti miei amici amanti del buon cinema e mi sembrava giusto tornare con un film o meglio una saga che ha fatto da sfondo alla mia infanzia, adolescenza e maturità.
Preciso ero scettico sull'ennesima operazione nostalgia che ha portato la resurrezione di molti eroi ''made in USA'': Rocky, Rambo, John McLaine e infine il buon vecchio Indiana ( e sembra non finire qui...si parla del ritorno del mitico Axel Foley di Beverly Hills Cop...incrociamo le dita...), beh che dire Harrison Ford ha dimostrato di essere come il buon vino, invecchiando diventa piu' buono se è di classe e di classe questo attore ne ha sempre avuta da vendere....ma bando agli elogi (momentaneamente): mi è pianto il cuore per la mancanza nel grande cast del ''Teschio di Cristallo'' dell'attore Denholm Elliott, a molti questo nome dirà poco...la lampadina si accende col nome del suo personaggio nelle menti di tutti i fan della saga e non solo....il prof Marcus Brody compagno di mille avventure di Indiana ed indimenticata spalla comica nella pellicola specie nel terzo capitolo...purtroppo si è spento nel 1992 all' età di settant anni per la piaga dell'AIDS; il film comunque lo celebra almeno 2 volte...addirittura con una statua in suo onore al centro dell università dove insegna il prof Jones. Dipartita virtuale è invece quella di Sean Connery anche se fino all'ultimo sembrava quantomeno dovesse apparire in un cameo.
Parliamo del film, Spielberg non è mai stato tra i miei preferiti a mio giudizio troppo vario nel suo stile senza mai seguire una linea guida e per la sua moralità filmica quasi disneyana...(che paroloni...avrò dormito male) comunque io rappresento solo una goccia insignificante in un oceano di consensi e i risultati parlano per lui annoverandolo di fatto tra i grandi del cinema moderno. La saga di Indiana è una delle sue opere piu' riuscite un omaggio al cinema d'avventura ritenuto spesso da critica e pubblico demodè e talvolta thrash....ma se la mano che disegna l'azione è seguita dal talento il risultato è questa storia cominciata nel 1981 alla ricerca nientedimeno che dell'Arca dell'Alleanza e finita nel 2008 con il mistero di un magico teschio di cristallo. Per evitare complicazioni dal punto di vista anagrafico l'azione si svolge nel 1957...Indiana è invecchiato e il film gioca molto sull'autoironia del personaggio e di Harrison questo piccolo particolare fa da architrave a buona parte del film e si va a notare quella lacuna qualitativa che viene colmata rispetto a un lavoro come John Rambo.
Indiana è affiancato da Shia Le Boeuf (Die Hard 4, Disturbia) nella parte di Mutt il figlio di Indiana ritrovato e che cita volutamente il selvaggio Marlon Brando e il cinema dei belli maledetti dell'epoca assieme alla madre Marion Ravenwood interpretata come nel primo film da Karen Allen quasi a voler chiudere il cerchio. Chiude il cast l'algida e sexy Cate Blanchett nella parte della spia al servizio dell'Unione Sovietica Irina Spalko....già perche' i nemici ora non sono più i nazisti dei primi tre film bensì i russi nella guerra fredda contro gli Stati Uniti...
A differenza delle altre volte non scriverò nulla sulla trama...il film è un pacco regalo ai milioni di fans che va aperto lentamente e con la giusta enfasi....un liquore pregiato da assaporare davanti al camino...l'adrenalina cresce...il pensiero viaggia...Indiana Jones è tornato!A.M.
Erano ere ancestrali che non scrivevo sul blog, il mio lavoro me lo ha impedito assieme agli impegni incrociati di molti miei amici amanti del buon cinema e mi sembrava giusto tornare con un film o meglio una saga che ha fatto da sfondo alla mia infanzia, adolescenza e maturità.
Preciso ero scettico sull'ennesima operazione nostalgia che ha portato la resurrezione di molti eroi ''made in USA'': Rocky, Rambo, John McLaine e infine il buon vecchio Indiana ( e sembra non finire qui...si parla del ritorno del mitico Axel Foley di Beverly Hills Cop...incrociamo le dita...), beh che dire Harrison Ford ha dimostrato di essere come il buon vino, invecchiando diventa piu' buono se è di classe e di classe questo attore ne ha sempre avuta da vendere....ma bando agli elogi (momentaneamente): mi è pianto il cuore per la mancanza nel grande cast del ''Teschio di Cristallo'' dell'attore Denholm Elliott, a molti questo nome dirà poco...la lampadina si accende col nome del suo personaggio nelle menti di tutti i fan della saga e non solo....il prof Marcus Brody compagno di mille avventure di Indiana ed indimenticata spalla comica nella pellicola specie nel terzo capitolo...purtroppo si è spento nel 1992 all' età di settant anni per la piaga dell'AIDS; il film comunque lo celebra almeno 2 volte...addirittura con una statua in suo onore al centro dell università dove insegna il prof Jones. Dipartita virtuale è invece quella di Sean Connery anche se fino all'ultimo sembrava quantomeno dovesse apparire in un cameo.
Parliamo del film, Spielberg non è mai stato tra i miei preferiti a mio giudizio troppo vario nel suo stile senza mai seguire una linea guida e per la sua moralità filmica quasi disneyana...(che paroloni...avrò dormito male) comunque io rappresento solo una goccia insignificante in un oceano di consensi e i risultati parlano per lui annoverandolo di fatto tra i grandi del cinema moderno. La saga di Indiana è una delle sue opere piu' riuscite un omaggio al cinema d'avventura ritenuto spesso da critica e pubblico demodè e talvolta thrash....ma se la mano che disegna l'azione è seguita dal talento il risultato è questa storia cominciata nel 1981 alla ricerca nientedimeno che dell'Arca dell'Alleanza e finita nel 2008 con il mistero di un magico teschio di cristallo. Per evitare complicazioni dal punto di vista anagrafico l'azione si svolge nel 1957...Indiana è invecchiato e il film gioca molto sull'autoironia del personaggio e di Harrison questo piccolo particolare fa da architrave a buona parte del film e si va a notare quella lacuna qualitativa che viene colmata rispetto a un lavoro come John Rambo.
Indiana è affiancato da Shia Le Boeuf (Die Hard 4, Disturbia) nella parte di Mutt il figlio di Indiana ritrovato e che cita volutamente il selvaggio Marlon Brando e il cinema dei belli maledetti dell'epoca assieme alla madre Marion Ravenwood interpretata come nel primo film da Karen Allen quasi a voler chiudere il cerchio. Chiude il cast l'algida e sexy Cate Blanchett nella parte della spia al servizio dell'Unione Sovietica Irina Spalko....già perche' i nemici ora non sono più i nazisti dei primi tre film bensì i russi nella guerra fredda contro gli Stati Uniti...
A differenza delle altre volte non scriverò nulla sulla trama...il film è un pacco regalo ai milioni di fans che va aperto lentamente e con la giusta enfasi....un liquore pregiato da assaporare davanti al camino...l'adrenalina cresce...il pensiero viaggia...Indiana Jones è tornato!A.M.
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