Giovedi' scorso è cominciata in seconda serata una nuova serie sul canale Fox Crime, il protagonista è Dexter (Michael C.Hall) ragazzo un po' introverso che lavora nella scientifica di Miami, fin qui tutto ok e potrebbe sembrare che la serie sia l'ennesima trovata per attingere all'onda del successo dei vari CSI (che ormai va scemando), ebbene no! C'e' un piccolo grande particolare che posiziona questo telefilm fuori da ogni schema: il protagonista da onesto lavoratore diurno quando cala l'oscurità diventa un implacabile serial killer. Ho visto la prima puntata e l'ho trovata superba, tranne forse che per i flashback del padre adottivo, necessari per capire da dove derivano le manie di morte del ragazzo ma un po' melensi e che scimmiottano non poco i dialoghi tra lo zio Ben e Peter Parker nel primo capitolo di Spiderman, chiusa questa parentesi ci si tuffa a capofitto in una Miami dark e Tarantiniana popolata di assassini seriali, prostitute e pedofili dove Dexter vive la propria ''vita normale'' con la sorella poliziotta che tenta inutilmente di farsi notare dai superiori e frequentando una timida ragazza madre timorosa del sesso a causa di precedenti violenze. La notte di Miami cambia tutto e Dexter come un vampiro va in caccia di sangue, non di vittime innocenti sia ben chiaro ma degli stessi assassini su cui indaga durante la giornata ai quali non riserva certamente trattamenti di favore...questa è la sua ''missione'' commissionata dal padre adottivo con il nome di ''Codice di Harry'' per far si di incanalare la violenza del figlio non contro animali indifesi ma contro persone bieche e senza scrupoli, le quali diventano per Dexter niente di piu' di un cimelio da collezione. Il telefilm susciterà sicuramente scalpore ma vista l'evoluzione nell'ultimo decennio del thriller televisivo (da CSI a NCIS, da OZ a Prison Break passando per The Shield) a mio modesto parere sembrava inevitabile che prima o poi venisse tracciato un quadro del mondo visto dagli occhi di un assassino, un assassino giustiziere che per questo ci risulta umano e al tempo stesso ci reca disgusto, illustrandoci pero' un'altra piccola sfaccettatura della parola morte. A.M.
la controversa sigla della prima stagione di Dexter:
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